martedì 10 settembre 2013

Un caso di coscienza 5

Nel secondo episodio,il prossimo 15 settembre, Rai 1, ore 21.10, si affronta il tema della violenza nelle carceri.Questa puntata,ispirata al caso di Stefano Cucchi, ha suscitato non poche polemiche...
Come in ogni stagione l’avvocato Rocco Tasca sarà protagonista di storie di fantasia, che rimangono però ben ancorate alla cronaca degli ultimi anni del nostro Paese. Tra quelle affrontate in questa nuova serie vi sarà anche un caso molto simile a quello che vide coinvolto Stefano Cucchi, il giovane romano arrestato per droga nell’ottobre del 2009 e deceduto misteriosamente pochi giorni dopo il ricovero in ospedale. La notizia di un episodio con tale tematica scatenò lo scorso anno numerose polemiche, oltre che l’immediata protesta del SAPPE. Il Sindacato di Polizia Penitenziaria, nella persona del segretario generale Donato Capece, dichiarò l’intenzione di scrivere una lettera di protesta al Presidente della Rai Anna Maria Tarantola, per evitare che si facesse demagogia su un tema tanto delicato quanto la vita in carcere, forzando volutamente la realtà. Come a voler scongiurare ulteriori polemiche a riguardo, Sebastiano Somma precisa:
"Non puntiamo mai l’indice contro le istituzioni, anche se trattiamo crimini che avvengono dentro le istituzioni. Cerchiamo di scavare nelle motivazioni che spingono un singolo a commettere, un atto criminale.”




Un caso di coscienza 5, su Raiuno torna Sebastiano Somma

Torna dopo tre anni l’avvocato Rocco Tasca (Sebastiano Somma), con “Un caso di coscienza 5″, la nuova stagione del legal thriller in onda da questa sera alle 21:10 su Raiuno. Prodotto da Rai Fiction e dalla Red Film, alla regia delle sei puntate della fiction c’è Luigi Perelli.
Il protagonista, dopo la perdita della moglie Erica (Barbara Livi), ha dovuto crescere da solo la figlia Eva (Karen Ciaurro). Non si è però dimenticato del suo lavoro, sempre deciso a difendere i più deboli in cause legali dove la prepotenza di alcuni e l’inefficenza delle istituzioni potrebbe mettere in pericolo degli innocenti.
Anche in questa stagione i casi di puntata saranno ispirati alla realtà del nostro Paese: si parlerà di razzismo, di violenza nelle carceri, di adozioni internazionali e dei “nuovi poveri”, ma la trama orizzontale della fiction avrà a che fare con un tema caro alle serie tv italiane, ovvero la lotta alla mafia.
Tasca, con l’aiuto di Alice (Loredana Cannata) e Virgilio (Stephan Danailov), indagherà su un traffico illecito di rifiuto tossici, che arrivano a Trieste per mano della camorra, decisa ad espandere il controllo sul territorio. I protagonisti saranno coinvolti in questo caso dal magistrato Giulia Longo (Vittoria Belvedere), da poco tornata a Trieste e decisa a combattere la mafia sempre più presente al Nord.
Ovviamente, ci sarà spazio anche per seguire le vite private dei protagonisti: Alice sentirà il desiderio di diventare madre, e proverà a cercare l’uomo adatto a lei, finendo però col correre qualche rischio. Ad aiutarla ci sarà Rocco, che inizierà a provare qualcosa per la donna.
Forte del successo delle scorse stagioni, “Un caso di coscienza” torna con una formula rodata, che vuole ancora una volta presentare casi vicini all’attualità senza dimenticarsi della componente thriller della fiction. “Questa serie funziona perchè affronta argomenti scottanti e parla di giustizia”, ha detto la direttrice di Rai Fiction Tinny Andreatta, “quest’anno ha deciso di parlare delle infiltrazioni mafiose nel nord-est, un tema di estrema attualità”.
Lo sceneggiatore Andrea Purgatori, invece, ha apprezzato il fatto che la serie sia stata girata interamente in Italia: “in questo modo e’ possibile migliorare la qualità del prodotto”, ha detto.
La forza di “Un caso di coscienza” sta in storie forti e personaggi che ormai sono conosciuti dal pubblico, capace di appassionarsi alle vicende di Rocco e dei suoi colleghi grazie anche all’attenzione alla realtà italiana. Raiuno crede molto in questa fiction, tanto da collocarla la domenica sera, quando la rete punta sulle serie tv per avvicinare il pubblico che scappa dai posticipi.

Nessun commento:

Posta un commento